domenica 31 gennaio 2016

sabato 30 gennaio 2016

10 Attività per arricchire il vocabolario del tuo bambino

Inutile negarlo: la competenza linguistica è un biglietto da visita che dice molto di noi, è lo specchio del nostro background culturale, avere una capacità dialettica ben strutturata può distinguerci tra tanti, agevolarci nei rapporti sociali e lavorativi, darci una spinta notevole in qualsiasi ambito. Sotto questa luce, quando si parla di sviluppo del linguaggio del bambino si dovrebbe dare molta importanza a lessico e sintassi, in parole semplici al vocabolario e alla grammatica. Un vocabolario carente può essere causa di fenomeni come la balbuzie fisiologica o disturbi della fluenza dell’eloquio.

La domanda giusta da porsi è “il linguaggio del mio bambino è adeguato alla sua età?”
Solo un logopedista può darvi una risposta certa, sottoponendo il bambino ad una valutazione con test standardizzati, ma le attività che voi mamme potete fare per arricchire il vocabolario del vostro bambino sono infinite. Di seguito ve ne elenchiamo qualcuna per darvi qualche idea. Sono attività che si possono svolgere con bambini fino ai 6 anni circa.

venerdì 29 gennaio 2016

IDEE WEEK END - TEATRO E MONTERENZIO

Conoscete la Compagnia dell'Idra? No? Peccato, andateli a vedere sono bravissimi!!!!


NEWSLETTER COMUNE BOLOGNA

Notizie dalla città

Un ricco calendario di appuntamenti accompagnerà per tutto l'anno le celebrazioni dei 900 anni dalla fondazione del nostro Comune. Nel 1116, grazie alla volontà di abitare e agire insieme dei suoi cittadini, il Comune conquista la sua prima autonomia. Solo 28 anni prima era nata l'Università ed è proprio da questa straordinaria concomitanza di eventi che nasce la reputazione di una città che è ammirata in tutto il mondo.

Programmazione come possibile strategia per contrastare il cyberbullismo

Risultati immagini per CYBERBULLISMO

Ricerche scientifiche condotte negli Stati Uniti testimoniano che gli adolescenti, pur navigando con disinvoltura, provano anche sentimenti di vergogna, imbarazzo e umiliazione, perfino quando usano la rete per rafforzare legami sociali e partecipare alla vita pubblica.
Insegnare ai bambini a programmare significa favorire la loro capacità di gestire al meglio l’ambiente on line, sperimentare punti di vista differenti, stimolando così la nascita di una nuova cultura dei videogiochi dove le espressioni di odio non rappresentano la norma.

IDEE WEEK END - CINETECA BOLOGNA



IDEE WEEK END - ALLA DULCAMARA

Pulcini in gioco alla Dulcamara: una serie di appuntamenti

Da fine gennaio trovi alla Dulcamara di Ozzano un nuovo spazio per i più piccoli: “I pulcini in gioco“, una serie di appuntamenti/laboratori, dedicati ai più piccoli.

Si potranno costruire simpatici giocattoli, e oggetti decorativi utilizzando e quindi riciclando piccoli materiale di uso comune. Per avvicinare i bambini alle tematiche del riuso e del rispetto per l’ambiente, e per far nascere in loro la visione che gli oggetti hanno una storia e un’anima e non gettati possono essere recuperati, trasformati in qualcosa d’altro che potrà farci compagnia per lungo tempo.

IDEE WEEK END - Fruit Exibition for Kids: i laboratori

Durante i 3 giorni dell’editoria indipendenteFruit Exibition a Palazzo Re Enzo ci sono anche due laboratori dedicati ai bambini

Il primo è un Workshop di illustrazione e teatro sulle maschere a cura di Cabin Boy Studio e LÖK ZINE.
Appuntamento Sabato 30 gennaio dalle 16 alle 19 a Palazzo Re Enzo.

Perché non imparare a costruire una maschera? Una maschera animale, selvaggia e variopinta! Immaginiamo e sentiamo quale animale il nostro corpo vorrebbe sperimentare, poi, prendiamo carta e matita e mettiamoci a lavoro: scegliamo la forma, i colori e le sfumature della nostra maschera. Un pò di colla qui, un dettaglio lì ed ecco è pronta.
Conducono Salvatore Giommarresi e Flavia Moretti.Laboratorio per bambini di età compresa tra i 6 e i 12 anni.

IDEE WEEK END - Art City Childern e Art Withe Night


Tutti gli anni aspetto il fine settimana d’arte in città per poter passeggiare con mio figlio alla scoperta di gallerie e di opere all’aria aperta. Per i bambini nel week end c’è l’Art City Childern Week end e la Art Childern White Night, entrambe al Mambo. La foto che vedi è della scorsa edizione di Art City White Night Kids(2015)

Ti segnalo che per il week end del 30 e 31 c’è in programma ART CITY Children Weekend al MAMbo
Un week end al MAMbo in occasione di ART CITY 2016. Il MAMbo dedica uno spazio ai giovanissimi con laboratori, letture, giochi e visite animate per muovere i primi passi verso l’arte contemporanea e i suoi luoghi.

IDEE WEEK END - RE MIDA BOLOGNA


Anche quest’anno SetUp Art Fair presta un'attenzione speciale alla presenza dei bambini dedicando un atelier all’accoglienza, allo svago e al gioco di bambini e genitori insieme.

L’Atelier, allestito da Beatrice Calia e ReMida Bologna Terre d’Acqua, sarà aperto nelle giornate e serate di venerdì, sabato e domenica, durante le quali i laboratori, della durata di un’ora, sono distribuiti in differenti fasce orarie:

Venerdì 29 gennaio: alle ore 17.30 - 19.00 - 21.00; 
Sabato 30 gennaio: alle ore 17.30 – 19.00 – 21.00; 
Domenica 31 gennaio: alle ore 14.30 – 16.00 – 17.30 – 19.00. 

Il tema dell’esposizione quest’anno è l’ORIENTAMENTO, ovvero la facoltà di sapersi orientare nel scegliere una direzione da seguire. Attraverso la sperimentazione, l’ascolto e il gioco, i bambini ne potranno conoscere le molteplici sfaccettature.

Lo spazio ospita una gigantografia della mappa del centro di Bologna arricchita da alcuni strumenti per orientarsi, un omaggio alla città che ci ospita.

giovedì 28 gennaio 2016

Gli ostacoli all’innovazione tecnologica nelle scuole

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Il rapporto 2015 State of Education Technology di Education Dive condotta su 150 educatori, presidi e insegnanti statunitensi, ha rilevato che anche in America, considerata il paradiso del digitale e dell’innovazione, quando si tratta di fare i conti con la scuola, l’atteggiamento è poco intraprendente e le barriere non mancano. Tra gli ostacoli: il budget limitato, la formazione inadeguata dei docenti e la loro resistenza al cambiamento, l’infrastruttura digitale poco efficiente. La sfida degli insegnanti americani di adeguarsi al mondo dell’innovazione e del cambiamento non è poi così diversa da quella cui sono chiamati i nostri insegnanti.



Risultati immagini per SCUOLA E LIM

IL GIOVEDI DEL LIBRO

Quando tornò l’arca di Noè

Lia Levi, Piemme, 2015, (Il battello a vapore)

dagli 8 anni

Siamo a Roma nel 1943. Ci sono le leggi razziali che impediscono ai bambini ebrei di frequentare la scuola pubblica e ai papà di continuare a lavorare. Compaiono cartelli che impediscono agli ebrei di entrare nei negozi, come ai cani e ai mendicanti.

La storia è quella dei bambini della III A della scuola ebraica, della loro vita di tutti i giorni in famiglia, durante i giochi e in classe. I bambini non capiscono bene quello che accade intorno a loro, ma sono rapiti dalle storie avvincenti della Bibbia che la maestra racconta loro. Nello scorrere dei giorni vedono i genitori esultare alla caduta di Mussolini, ma la situazione non è certo risolta. Le famiglie devono fuggire e nella fuga, nel modo in cui si mettono in salvo i bambini ritrovano le storia ascoltate, l’arca di Noè, il re Salomone, Isacco e Giacobbe.

L’autrice Lia Levi, che ha vissuto la sua infanzia in quegli anni, alla fine ci racconta che i bambini della storia e le loro famiglie si sono salvate, ma ci dice di non dimenticare che la realtà è stata molto più tragica.

mercoledì 27 gennaio 2016

La differenza tra memoria e ricordo

Che stress per un Paese sbadato e smemorato come il nostro dover subire per due domeniche alternate, come nei ballottaggi elettorali, la giornata della Memoria e oggi la giornata del Ricordo. Ma non vi parlerò di foibe e non farò paragoni con la shoah, ogni tragedia è unica e orribile a suo modo. Vi dirò della differenza tra memoria e ricordo.

E citerò un autore indenne d'ambedue gli orrori, perché nato giusto due secoli fa. Il ricordo, spiegava Soren Kierkegaard nell'opera In Vino veritas, non è la memoria. Il vecchio, ad esempio, perde la memoria ma gli resta qualcosa di profetico e poetico, i ricordi. Il ragazzo, invece, ha una forte memoria e pochi ricordi. Miopia e presbiopia delle menti. Il ricordo suscita il sentimento della perdita, la nostalgia. «Un fatto nella vita che sia ricordato, è già entrato nell'eternità».

Chi ricorda non è indifferente, mentre la memoria può essere anche un magazzino di date e di fatti. La memoria, poi, è soprattutto pubblica e storica, il ricordo è soprattutto intimo e affettivo: commemori i defunti, ricordi i tuoi cari. Ricordo, lo dice la parola, chiama al cuore; la memoria è più una facoltà intellettiva. È sbagliato usare le parole memoria e ricordo per evocare solo gli orrori, quasi che la storia sia il cimitero del Male. Ci sono memorie importanti del passato che non sono funeste e ci sono ricordi teneri e dolci: quel che è vivo in loro si fa tradizione. Salviamo i ricordi e la memoria dall'identificazione con l'Orrore. Altrimenti verrà solo voglia di cancellare il passato.

#27 GENNAIO - GIORNATA DELLA MEMORIA : UN ARTICOLO

Maestro e giornalista

“Tu che t’intendi di queste cose, occupati della Giornata della memoria”. Sono state le parole di una collega che qualche anno fa,in previsione del 27 gennaio, mi affidava il compito di parlare ai ragazzi della più grande tragedia della storia. Qualche anno più tardi raccontai ad un’altra maestra dei fratelli Cervi, di quella casa colonica a Gattatico dove ogni insegnante dovrebbe metter piede per comprendere la storia di questo Paese. La risposta mi lasciò attonito: “Chi sono?”. Senza parlare della collega alla quale ho proposto di parlare della risiera di San Sabba, spiegando Trieste e il Friuli Venezia Giulia: “Cos’è? La ri… cosa?”.

Sicuramente si tratta di rari casi. Voglio pensare che la maggior parte degli oltre 751 mila non solo abbia studiato sui libri di storia quanto è avvenuto tra il 1943 e il 1945 oltre alla persecuzione degli ebrei ad opera degli italiani con le leggi razziali introdotte dal governo fascista ma voglio credere che la maggior parte di questi docenti sia stata ad Auschwitz-Birkenau o almeno a Fossoli.

27#GENNAIO - I GIUSTI

I Giusti sono semplicemente delle persone normali che posti di fronte all’ingiustizia reagiscono sapendo opporsi anche a rischio della propria vita. Sono i non ebrei che durante la Shoah salvarono la vita di almeno un ebreo senza trarne alcun vantaggio personale. La loro esistenza stessa dimostra che anche nelle situazioni peggiori, in cui l’assassinio era diventato legge di stato e il genocidio parte di un progetto politico, è comunque sempre possibile per tutti gli esseri umani fare delle scelte alternative.
f-vita

#27 GENNAIO - GIORNATA DELLA MEMORIA : Giornata della memoria 2016: leggere per non dimenticare

Anche quest'anno, in occasione della Giornata della memoria (27 gennaio), sono tanti i romanzi, le biografie, le autobiografie e i saggi in uscita che raccontano l'Olocausto - Ecco la nostra selezione, tra le novità degli ultimi mesi


Anche quest’anno, in occasione della Giornata della memoria (27 gennaio), sono tanti i romanzi, le biografie, le autobiografie e i saggi in uscita che raccontano l’Olocausto da punti di vista diversi. Un’occasione per ricordare e riflettere sulla tragedia dello sterminio degli ebrei da parte dei nazisti, ma anche per pensare all’attuale, complessa situazione mondiale. Abbiamo selezionato alcune delle novità in libreria più interessanti, uscite a gennaio o nei mesi precedenti.

#27 GENNAIO : AYLAN

A faccia in giù, appena lambito dall'acqua, le braccia abbandonate, immobile nella morte. Il piccolo profugo siriano annegato davanti alla spiaggia di Bodrum, paradiso turistico della Turchia, ha ancora la maglietta rossa e i pantaloncini scuri, le scarpe allacciate. E la foto di quel corpicino composto, delicato, ha fatto il giro del web, è stata rilanciata all'infinito su Twitter, simbolo della tragedia dei migranti e della decisione dei media di guardarla in faccia, questa tragedia. Senza sensazionalismo, ma anche senza ipocrisia. L'agente turco ha il volto tirato mentre solleva con attenzione quel bimbo di due anni per portarlo via dal mare, troppo tardi per metterlo al sicuro ma ancora in tempo per un gesto silenzioso di pietà.

Il piccolo profugo in braccio ad un militare © AP

#27 GENNAIO - GIORNATA DELLA MEMORIA : IMMAGINA DI ESSERE IN GUERRA

IMMAGINA DI ESSERE IN GUERRA 
di Janne Teller

Immagina che ci sia la guerra, non in un posto lontano, come l'Iraq o l'Afghanistan, ma qui, in Italia, in mezzo a noi. Gli stati democratici sono collassati e sono stati sostituiti da varie dittature. La Francia, la Germania, l'Italia e la Grecia sono in guerra tra loro da anni. Tutte le città sono state distrutte, l'economia è allo sfascio e nessun luogo è sicuro. Paura, freddo e fame attanagliano l'Europa. Chi ne ha la possibilità fugge in Medio Oriente, come il quattordicenne protagonista di questa storia. Lui e la sua famiglia si rifugiano in un campo profughi in Egitto, dove però non ci sono abbastanza risorse, la vita quotidiana è estenuante e viene preso di mira dai coetanei provenienti da altri paesi. Dato che la sua famiglia non ha un permesso di soggiorno, lui non può andare a scuola, imparare l'arabo o trovare un lavoro. Si sente come un cittadino di terza classe, sperimenta l'isolamento e il razzismo, e desidera tornare indietro, a casa. Ma dov'è "casa"? 
Età di lettura: da 12 anni.

#27 GENNAIO - Le foibe sono cavità carsiche di origine naturale con un ingresso a strapiombo

Le foibe sono cavità carsiche di origine naturale con un ingresso a strapiombo. È in quelle voragini dell'istria che fra il 1943 e il 1947 sono gettati, vivi e morti, quasi diecimila italiani.


La prima ondata di violenza esplode subito dopo la firma dell'armistizio dell?8 settembre 1943: in Istria e inDalmazia i partigiani slavi si vendicano contro i fascisti e gli italiani non comunisti. Torturano, massacrano, affamano e poi gettano nelle foibe circa un migliaio di persone. Li considerano 'nemici del popolo?. Ma la violenza aumenta nella primavera del 1945, quando la Jugoslavia occupa Trieste, Gorizia e l'istria. Le truppe del Maresciallo Tito si scatenano contro gli italiani. A cadere dentro le foibe ci sono fascisti, cattolici,liberaldemocratici, socialisti, uomini di chiesa, donne, anziani e bambini. Lo racconta Graziano Udovisi, l'unica vittima del terrore titino che riuscì ad uscire da una foiba. È una carneficina che testimonia l'odio politico-ideologico e la pulizia etnica voluta da Tito per eliminare dalla futura Jugoslavia i non comunisti. La persecuzione prosegue fino alla primavera del 1947, fino a quando, cioè, viene fissato il confine fra l'italia e la Jugoslavia. Ma il dramma degli istriani e dei dalmati non finisce.

Nel febbraio del 1947 l'italia ratifica il trattato di pace che pone fine alla Seconda guerra mondiale: l'istria e laDalmazia vengono cedute alla Jugoslavia. Trecentocinquantamila persone si trasformano in esuli. Scappano dal terrore, non hanno nulla, sono bocche da sfamare che non trovano in Italia una grande accoglienza. La sinistra italiana li ignora: non suscita solidarietà chi sta fuggendo dalla Jugoslavia, da un paese comunista alleato dell'uRSS, in cui si è realizzato il sogno del socialismo reale. La vicinanza ideologica con Tito è, del resto, la ragione per cui il PCI non affronta il dramma, appena concluso, degli infoibati. Ma non è solo il PCI a lasciar cadere l'argomento nel disinteresse. Come ricorda lo storico Giovanni Sabbatucci, la stessa classe dirigente democristiana considera i profughi dalmati 'cittadini di serie B?, e non approfondisce la tragedia delle foibe. I neofascisti, d'altra parte, non si mostrano particolarmente propensi a raccontare cosa avvenne alla fine della seconda guerra mondiale nei territori istriani. Fra il 1943 e il 1945 quelle terre sono state sotto l'occupazione nazista, in pratica sono state annesse al Reich tedesco.

Per quasi cinquant'anni il silenzio della storiografia e della classe politica avvolge la vicenda degli italiani uccisi nelle foibe istriane. È una ferita ancora aperta 'perché, ricorda ancora Sabbatucci, è stata ignorata per molto tempo?. Il 10 febbraio del 2005 il Parlamento italiano ha dedicato la giornata del ricordo ai morti nelle foibe. Inizia oggi l'elaborazione di una delle pagine più angoscianti della nostra storia.

#27 GENNAIO - GIORNATA DELLA MEMORIA - la Shoah raccontata ai bambini e ai ragazzi

Giorno della Memoria: 

Shoah è un termine ebraico che significa «tempesta devastante», e indica lo sterminio del popolo ebraico durante il Secondo conflitto mondiale. Lo si preferisce alla parola Olocausto, termine di origine greca che significa «sacrificio tramite il fuoco», perché non è stato un sacrificio!

È una commemorazione internazionale che ricorda il giorno in cui, nel 1945, le truppe sovietiche arrivarono ad Auschwitz e scoprirono l’orrore del campo di concentramento con i pochi sopravvissuti.
«La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati».

La memoria delle terribili storie, ci deve aiutare a costruire un futuro migliore. Un futuro in cui quelle atrocità non si ripetano mai più! Parliamone ai nostri bambini, raccontiamo con delicatezza ma con fermezza quanto può essere cattivo l’uomo, ma anche come si possa salvare non commettendo più gli stessi terribili errori.

Le atrocità si possono raccontare anche attraverso la bellezza, quella delle immagini di libri che, come tutti quelli illustrati da Roberto Innocenti, io considero dei classici per tutte le età: la bellezza non ha confini anagrafici.

La tecnologia fa bene alla scuola?

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In un recente studio, Indire ha analizzato l’impatto della tecnologia sulla didattica osservando 19 scuole che utilizzano le tecnologie nella didattica per almeno la metà delle ore e con almeno l'80% degli studenti dotati di un computer. L’analisi ha evidenziato la forte riduzione di abbandoni e assenze, il notevole miglioramento dei risultati nelle prove INVALSI, l’aumento del numero dei docenti coinvolti nella formazione.



NEWSLETTER MEDIATECA SAN LAZZARO



Mercoledì 27 gennaio ore 21

L'appello. 
Giorno della Memoria 2016

Un video documentario sulle persecuzioni contro un gruppo di bambini ebrei dopo le leggi del 1938 a Bologna. 

Ingresso libero

martedì 26 gennaio 2016

PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE


Con il PNSD (Piano Nazionale della Scuola Digitale) a scuola arrivano anche gli animatori digitali
Nel processo di digitalizzazione della scuola, il PNSD prevede l’intervento degli “animatori digitali”, docenti di ruolo che nell’ambito dei loro istituti avranno il compito di attivarsi con iniziative volte a diffondere la cultura digitale. 


LA BOTTEGA DELLA CREATIVITA'



Sono tanti i giochi di motricità fine che possiamo ispirare al Metodo Montessori, per stimolare la coordinazione oculo manuale nei bambini, ovvero stimolare la capacità di coordinare vista e azione manuale nei bambini: in questo modo il bambino può compiere con le proprie mani delle attività di precisione con livelli crescenti di difficoltà.


Molte di queste attività fanno parte della vita pratica di ciascun bambino, e quindi non necessariamente vanno stimolate con giochi o esercizi appositi: per esempio allacciarsi le scarpe o i bottoni, riporre i giocattoli nei rispettivi contenitori, impugnare correttamente le posate, versare l’acqua in un bicchiere, aiutare i genitori in cucina…



lunedì 25 gennaio 2016

L'ORA DEL CODICE

Da oggi per tutta la settimana condividiamo con voi una serie di riflessioni, spunti, progetti sulla tecnologia a scuola, il suo uso, la sua importanza per la didattica e la formazione degli studenti, i suoi limiti.
Ringraziamo Viviana che ha lavorato per creare questi post: speriamo che condividendoli possano contribuire a creare un dialogo fra scuole/famiglie/istituzioni per aumentare impatto formativo sulle giovani generazioni, per innovare didatticamente e culturalmente, la nostra scuola.


Cos'è l'Ora del Codice

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L'Ora del Codice, in inglese The Hour of Code, è un'iniziativa nata negli Stati Uniti nel 2013 per far sì che ogni studente, in ogni scuola del mondo, svolga almeno un'ora di programmazione.

L'obiettivo non è quello quello di far diventare tutti dei programmatori informatici, ma di diffondere conoscenze scientifiche di base per la comprensione della società moderna. Capire i principi alla base del funzionamento dei sistemi e della tecnologia informatica è altrettanto importante del capire come funzionano l'elettricità o la cellula.

È necessario che gli studenti apprendano questa cultura scientifica qualunque sia il lavoro che desiderano fare da grandi: medici, avvocati, giornalisti, imprenditori, amministratori, politici, e così via. Inoltre, la conoscenza dei concetti fondamentali dell'informatica aiuta a sviluppare la capacità di risoluzione di problemi e la creatività.

Nel 2013 questa iniziativa ha portato in una sola settimana 15 milioni di studenti americani a sperimentare un'ora di programmazione informatica. Successivamente, e in tutto il mondo, il numero di persone che ha avuto questa esperienza è arrivato a 40 milioni.

Nel 2014 si vuole arrivare a 100 milioni. In Italia, a partire da settembre 2014 quest'iniziativa dell'Ora del Codice è stata proposta a tutte le scuole nell'ambito del progetto Programma il Futuro. Leggi una descrizione più estesa.

Se vuoi condividere questa iniziativa diffondila con questo volantino in italiano.





Italia vs RestodelMondo

Anche nel secondo anno del progetto Programma il Futuro, l'Italia è il paese che ha realizzato il maggior numero di eventi nella settimana Hour of Code, subito dopo gli Stati Uniti e distanziando con largo margine tutti gli altri paesi del mondo..


LE RICETTE DEL LUNEDI'

10 Idee per organizzare una cena messicana

Ricette messicane facili da cucinare in casa, con piccolo ‘dizionario’ dei termini, per capire la differenza tra burritos, fajitas, tortillas e tacos.


Se amate le spezie e le ricette gustose, anche esotiche, dovete proprio cucinare messicano una volta nella vita. Si tratta di piatti semplici e gustosi, ma non eccessivamente speziati: a parte il peperoncino e un po’ di cumino (se vi piace), sono tutti piatti molto freschi, pieni di succo di lime, pomodori a crudo e cipolle dolci.



domenica 24 gennaio 2016

Piattaforma europea. Risoluzione delle controversie consumatori



La Commissione europea ha lanciato, nel mese di gennaio, la nuova piattaforma ODR (Online Dispute Resolution) per la risoluzione alternativa delle controversie online tra i consumatori e i professionisti. 
Gli organismi di risoluzione alternativa delle controversie (organismi ADR - Alternative Dispute Resolution) notificati dagli Stati membri, potranno accreditarsi immediatamente, mentre consumatori e professionisti avranno accesso al servizio a partire dal 15 febbraio 2016. 
La piattaforma consentirà, con un semplice click, di risolvere le controversie anche transfrontaliere, senza dover ricorrere a lunghe e costose procedure giudiziarie; i consumatori e i professionisti potranno infatti presentare un reclamo online e gli organismi ADR faranno da arbitri tra le parti per risolvere il problema. I siti di commercio elettronico dovranno indicare obbligatoriamente il link alla procedura.
Nel mese di dicembre 2015, la Commissione aveva proposto regole aggiornate per i contratti digitali per semplificare e favorire l'accesso ai contenuti digitali e gli acquisti online in tutta Europa. La nuova piattaforma costituisce dunque un ulteriore strumento per rafforzare la fiducia nel commercio elettronico, offrendo un importante contributo alla strategia dell'UE per il mercato unico digitale.

Quando il bullismo a scuola c’era e non si voleva vedere

Non sarà “politically correct'”, non sarà diplomatico, non piacerà a qualcuno, ma pazienza, i vecchi rospi sono indigesti, ogni tanto vanno sputati: la mia classe del liceo faceva schifo.

Pochi sparuti maschi, purtroppo in netta minoranza rispetto ad una maggioranza femminile che variava dalla racchia timidina (come me), alla stordita silenziosa, alla disadattata inconsapevole, all’introversa ombrosa, all’eterna “Pasqua rosa”, all’aliena alienata, all’insicura senza personalità, alla secchiona che non suggeriva mai, alla santarellina un tanto al chilo, all’arpia sadica, alla ‘super partes’ per ignavia, alla iena incallita, alla finta disinibita, all’acida invidiosa, alla cessa convinta di essere una figona e alla “donna vissuta”.

Fratture, chiusure, mini-gruppetti, comunelle e atti di bullismo erano quindi “inevitabili”.

Come quella volta in cui il gruppetto delle arpie costruì il “muro di Berlino”: una fila di banchi sormontata da un’alta pila di cappotti e piumini, destinata ad isolare le sfigate della classe, ovvero quelle timide, quelle che non avevano mai avuto un fidanzato, quelle che non fumavano e che non si truccavano (come me).

O come quando, per ammazzare la noia, il gruppetto delle bullette insoddisfatte nascondeva “anonimi” biglietti offensivi o minatori negli astucci e nei diari delle “altre”.

O ancora come quella volta in cui la “finta disinibita” e “la senza personalità” tentarono invano di scacciarmi, prima con le buone, poi con le cattive, dai banchi faticosamente conquistati ed occupati il primo giorno di scuola, perché “loro” avevano già deciso i posti, e quello non era il mio.

Insegnare ai bambini ad assaggiare nuovi cibi

Mio figlio non mangia niente: ma siamo proprio sicuri? Ecco come non farsi prendere dal panico e ampliare i gusti dei bambini in fatto di cibo.


Che i bambini non mangino niente è una bufala che abbiamo sfatato da tempo: i bambini mangiano come bambini, e aspettarsi che finiscano un grande piatto di pasta e mangino una intera cotoletta è sciocco, e anche dannoso. I bambini hanno lo stomaco piccolo!

Possiamo tuttavia ampliare il loro spettro dei sapori, insegnando loro ad assaggiare cibi nuovi, e aiutandoli ad amare anche le verdure, il pesce e altri alimenti che di solito ai bambini tardano a piacere.





sabato 23 gennaio 2016

Poco da dire: il miglior testo per il ripasso e il recupero (lo dicono le maestre)

Il web non fa altro che parlare di questi testi. Su facebook, nei gruppi dedicati all’insegnamento, hanno sempreun’altissima quantità di “mi piace” e commenti di lode sulla qualità e modalità degli argomenti trattati. Tutte le insegnanti di sostegno che hanno utilizzato questi volumi non riescono a farne a meno e ne vorrebbero sempre di più, di altre materie.

Stiamo parlando dei quadernini delle regole della cooperativa sociale “FABBRICA DEI SEGNI” che ha la finalità di favorire l’inserimento lavorativo di persone in difficoltà, partendo dall’apprendimento scolastico.



miglior testo per il ripasso

Il web non perdona, sa essere molto cattivo. Quando viene data la possibilità a chiunque di poter giudicare un prodotto o poter esprimere un semplice parere, difficilmente si usa clemenza. Nel senso, se qualcosa non piace, non solo viene fatto notare con toni feroci, ma il livello di critiche risulta essere molto alto, anche quando un prodotto non è nemmeno così mediocre (figuriamoci quando è oggettivamente scadente).

Quello che sorprende di questi quadernini è che in migliaia di commenti e recensioni, difficilmente incapperai in uno negativo. Tutti estremamente positivi. Tutti estremamente entusiasti.

Cosa si nasconde dietro a questi volumi ? Perché questo altissimo tasso di gradimento ? Perché se cerchi il miglior testo per il ripasso chiunque ti suggerisce questo ?


Creare beni comuni e mondi nuovi


Ovunque gli spazi urbani vengono privatizzati, le strade commercializzate ed è proibito persino sdraiarsi su di una spiaggia senza pagare. I fiumi intanto vengono contenuti dalle dighe, le foreste disboscate, l’acqua imbottigliata e messa sul mercato, i sistemi di conoscenza tradizionali saccheggiati attraverso norme di proprietà intellettuale e le scuole trasformate in imprese volte al profitto. Ciò spiega perché l’idea dei beni comuni esercita una forte attrattiva sull’immaginario collettivo. vai all'articolo ...

venerdì 22 gennaio 2016

IDEE WEEK END - CIbO so






Sabato 23 gennaio 2016 dalle ore 16.00 Gelato Museum vi aspetta per gustosissimi laboratori didattici a Palazzo Re Enzo in occasione di CiBo so Good, un’esperienza di gusto, cultura e divertimento!

Programma:
ore 16.00 Il gelato di Quanik la Renna 
Laboratorio sensoriale per bambini dai 3 ai 6 anni.
Qanik è una renna dei Paesi del Nord che porta i bambini alla scoperta dei segreti del gelato attraverso le sue avventure con i suoi amici migratori. Qanik riesce a catturare i colori e trasformarli in qualcosa di dolce e… gelato!
Durata: 1h

ore 17.00 Viaggio nel tempo con il gelato
Laboratorio didattico per bambini dai 7 agli 11 anni
I piccoli esploratori nel tempo ricostruiranno, insieme ai Docenti della Gelato University, le ricette di sorbetti e gelati, diffuse dall’Antichità al Rinascimento. Al termine del laboratorio, degustazione di gelato!
Durata: 1h

ore 18.00 Gelatology
Laboratorio di gelato con degustazione 
Scopri come trasformare la frutta fresca in un ottimo gelato, da preparare anche a casa!
I partecipanti al workshop sperimenteranno inoltre sapori e profumi di deliziose combinazioni di Gelato Artigianale & spezie dall’Oriente!

Prenotazioni: www.cibosogood.it

Cibo So Good Festival
Dal 22 al 24 gennaio 2016, prende il via la prima edizione del Festival CIBO SO GOOD! Un itinerario multisensoriale fra le eccellenze agro-alimentari del nostro territorio e delle ricette della nostra tradizione.
CIBO SO GOOD! non è solo un’esperienza eno-gastronomica, ma è anche, e soprattutto, un’esperienza culturale, relazionale ed estetica dove la cultura del cibo del nostro territorio è protagonista.

IDEA WEEK END - IL GRANDE DITTATORE





Cineclub per ragazzi


Sabato e domenica 23 e 24 gennaio, ore 16 - Cinema Lumière
IL GRANDE DITTATORE 
(The Great Dictator, USA/1940) di Charlie Chaplin (126')
Comico. Dai 6 anni in su 
Un piccolo barbiere ebreo di una cittadina tedesca somiglia moltissimo al dittatore che ha dato via ad una campagna razzista. Gliene capiteranno di tutti colori, ma saprà sfruttare la sua peculiarità... Chaplin qui parla per la prima volta in un film, e usa questa possibilità al meglio (imitando perfettamente la voce di Hitler, per esempio). "Mentre ero a metà del Dittatore cominciai a ricevere allarmanti comunicazioni da parte della United Artists. [...] Ma io ero deciso a tirare avanti, perché Hitler doveva essere messo alla berlina. Se ave ssi conosciuto gli errori dei campi di concentramento tedeschi non avrei potuto fare Il Dittatore; non avrei certo potuto prendermi gioco della follia omicidia dei nazisti. Ma ero ben deciso a mettere in ridicolo le loro mistiche scemenze sulla purezza del sangue e della razza. [...] (Charlie Chaplin)
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Cinenido - Visioni disturbate



Cinenido - Visioni disturbate è un’iniziativa rivolta a coloro che, con l’arrivo di un bebè, si sono allontanati dalle sale cinematografiche 'per non disturbare'. Tutti i sabati pomeriggio da settembre a maggio, presso il Cinema Lumière, vengono proiettati film in prima visione, ma anche preziose rarità e restauri della Cineteca, rivolgendo una particolare attenzione ai neo-genitori e ai loro bambini: sono previsti deposito carrozzine presso le casse, fasciatoi nei bagni e libertà di disturbo e movimento in sala da parte dei bebè.

Sabato 23 gennaio, ore 16 - Cinema Lumière
IL GRANDE DITTATORE 
(The Great Dictator, USA/1940) di Charlie Chaplin (126')

Storicizzare Il grande dittatore è oggi indispensabile per apprezzarne l'unicità, per comprendere gli sforzi titanici che accompagnarono la sua realizzazione; ripercorrere la sua genesi è assolutamente necessario per cogliere appieno l'evoluzione artistica, civile e politica di Chaplin. Ma il film è così libero, coraggioso e sincero, non solo perché riuscì a ridicolizzare Adolf Hitler durante il secondo conflitto mondiale, ma perché continua a parlarci della natura dell'uomo. Come osserva Ugo Casiraghi: "le radici del male non sono state affatto estirpate, sono solo ‘emigrate' altrove e questo film continua a reinterpretarle". (Cecilia Cenciarelli)

NEWSLETTER COMUNE BOLOGNA

Notizie dalla città

iIDEE WEEK END - CINEMA ANTONIANO NEWSLETTER

Programma Settimanale CinemaTeatro Antoniano valido
da Giovedì 21 a Domenica 24 Gennaio

IDEE WEEK END - TEATRO A MONTERENZIO


DOMENICA 31 GENNAIO Teatro Lazzari ore 16,30 "UNA NOTTE TUTTIFRUTTI" Compagnia Ambaradan Pubblicato: 16 Gennaio 2016

nell'ambito della Rassegna teatrale per bambini "Cosa aspettate a batterci le manine",iniziativa dell'Assessorato alla Cultura in collaborazione con l'Associazione Turistica Pro Loco di Monterenzio

organizzazione e info: resp.le Ufficio Cultura dott.ssa Cecilia Gonini tel. 051-6556104gonini@comune.monterenzio.bologna.it

tutti gli spettacoli si terranno di domenica pomeriggio alle ore 16,30 al teatro G. Lazzari di Monterenzio - ingresso euro 7,00 - abbonamento a 4 spettacoli euro 20,00 - ritiro biglietti dalle ore 15 alle ore 16 del giorno dello spettacolo 

PRENOTAZIONI tel. 366-4232617 PROGRAMMA

giovedì 21 gennaio 2016

NEWSLETTER COMUNE MONTERENZIO

ULTIMO APPUNTAMENTO della rassegna "Cosa aspettate a batterci le mani 2" Sabato 30 gennaio ore 21 con " NO - OMBRE" al Teatro G. Lazzari.

testo e regia di Rossella Dassu - Compagnia del Teatro dei 13 di Pianoro
scheda spettacolo      la compagnia
info: Resp.le Servizio Cultura Dott.ssa Cecilia Gonini tel. 051-6556104 -gonini@comune.monterenzio.bologna.it


DOMENICA 31 GENNAIO spettacolo per bambini -Teatro Lazzari ore 16,30 "UNA NOTTE TUTTIFRUTTI" Compagnia Ambaradan

 UNA NOTTE TUTTIFRUTTIscheda spettacolo
nell'ambito della Rassegna teatrale per bambini "Cosa aspettate a batterci le manine", iniziativa dell'Assessorato alla Cultura in collaborazione con l'Associazione Turistica Pro Loco di Monterenzio
organizzazione e info: resp.le Ufficio Cultura dott.ssa Cecilia Gonini tel. 051-6556104 gonini@comune.monterenzio.bologna.it
tutti gli spettacoli si terranno di domenica pomeriggio alle ore 16,30 al teatro G. Lazzari di Monterenzio - ingresso euro 7,00 - abbonamento a 4 spettacoli euro 20,00 - ritiro biglietti dalle ore 15 alle ore 16 del giorno dello spettacolo      
PRENOTAZIONI tel. 366-4232617    PROGRAMMA rassegna 



IL GIOVEDI DEL LIBRO

cover: Dragonboy.jpg
Dragon boy

Guido Sgardoli, fumetti di Enrico Macchiavello,Piemme, 2015

dai 10 anni


Da quando Max è in prima media sono cambiate tante cose. Nel suo diario scrive: “Il mistero di andare a scuola è una faccenda MOOOLTO delicata. Ci sono i compagni, i prof, le materie, lo studio, i voti. È come camminare sul bordo di un marciapiede, in equilibrio: puoi cadere giù da un lato oppure dall’altro. E non potendo essere INVISIBILE (malgrado i miei più o meno riusciti ESPERIMENTI) la sola cosa da fare è rimanere sul bordo, in equilibrio, senza cadere. Ecco spiegata la scuola.”

C’è il gruppetto dei bulli che lo deride, pretende soldi e merendine e le ragazze che cercano di evitarlo. Non solo lo chiamano “Andy”, ma anche “Vecchietto” perché cammina con una stampella e porta l’apparecchio acustico; indossa anche gli occhiali e metterà l’apparecchio per i denti; inoltre la sua schiena ha una serie di protuberanze come quelle di un drago.

Insomma Max vorrebbe proprio diventare invisibile. Nel diario che la sorella gli ha regalato, scrive delle sue giornate a scuola e in famiglia, racconta della corrispondenza con una ragazza su una chat, dove si guarda bene dal mettere la sua foto.

Un giorno trova in un cestino un foglio stropicciato in cui sono disegnate le avventure di Dragon Boy, un supereroe che combatte le prepotenze e vince sempre. Max lo trova fantastico. Ma il bello è che ne scopre un altro dentro al buco di un muro davanti al quale passa ogni giorno e poi un altro ancora e si accorge che nei fumetti succedono cose che capitano anche a scuola. Chi sarà l’autore? Max vuole assolutamente scoprirlo perché desidera proprio essere suo amico. Allora comincia a indagare.