giovedì 9 giugno 2016

IL GIOVEDI DEL LIBRO


Dragon boy
Guido Sgardoli, fumetti di Enrico Macchiavello, Piemme, 2015
dai 10 anni
cover: Dragonboy.jpg
Da quando Max è in prima media sono cambiate tante cose. Nel suo diario scrive: “Il mistero di andare a scuola è una faccenda MOOOLTO delicata. Ci sono i compagni, i prof, le materie, lo studio, i voti. È come camminare sul bordo di un marciapiede, in equilibrio: puoi cadere giù da un lato oppure dall’altro. E non potendo essere INVISIBILE(malgrado i miei più o meno riusciti ESPERIMENTI) la sola cosa da fare è rimanere sul bordo, in equilibrio, senza cadere. Ecco spiegata la scuola.”
C’è il gruppetto dei bulli che lo deride, pretende soldi e merendine e le ragazze che cercano di evitarlo. Non solo lo chiamano “Andy”, ma anche “Vecchietto” perché cammina con una stampella e porta l’apparecchio acustico; indossa anche gli occhiali e metterà l’apparecchio per i denti; inoltre la sua schiena ha una serie di protuberanze come quelle di un drago.
Insomma Max vorrebbe proprio diventare invisibile. Nel diario che la sorella gli ha regalato, scrive delle sue giornate a scuola e in famiglia, racconta della corrispondenza con una ragazza su una chat, dove si guarda bene dal mettere la sua foto.
Un giorno trova in un cestino un foglio stropicciato in cui sono disegnate le avventure di Dragon Boy, un supereroe che combatte le prepotenze e vince sempre. Max lo trova fantastico. Ma il bello è che ne scopre un altro dentro al buco di un muro davanti al quale passa ogni giorno e poi un altro ancora e si accorge che nei fumetti succedono cose che capitano anche a scuola. Chi sarà l’autore? Max vuole assolutamente scoprirlo perché desidera proprio essere suo amico. Allora comincia a indagare.